Daniela Ryf l’imprendibile
Per Daniela Ryf lo scorso è stato un weekend da incorniciare. Iniziato sabato con il successo nel 5150 (1’500 m a nuoto, 40 km in bici e 10 km a corsa ) e chiuso con l’affermazione nella sempre durissima prova dell’Ironman (3’800 m a nuoto, 180 km in bici e 42 a corsa). “Ironman”, un vero e proprio marchio, da anni organizzatore di un circuito di triathlon lungo che ha il suo apice nella prova di Kailua-Kona alle Hawaii, riconosciuta quale Campionato del mondo della disciplina, il cui diritto di partecipare passa attraverso una severa qualificazione da ottenere sul circuito. Il riconoscimento conferito alla gara di Kona trova giustificazione nel fatto che non esiste altra prova mondiale di questo livello nella disciplina. Parallelamente, da qualche anno “Ironman” propone un’altra esclusiva prova: la 5150, un vero e proprio Olimpico, ma senza selezione. La gara di Zurigo è stata considerata quale prova per il titolo europeo 5150 in tutte le categorie, dai Pro fino a quella Ak 15. Da non confondere però con i Campionati europei organizzati dall’Etu che, val la pena ricordare, si sono appena svolti in giugno a Kitzbühel, rivolti alle varie nazionali e dove non è possibile iscriversi singolarmente (doveroso a tal proposito rammentare la splendida vittoria di Nicola Spirig).
Fatta questa premessa, l’attenzione torna a focalizzarsi su Daniela Ryf e la sua grande prestazione. Sabato, nel 5150, ha difeso il titolo ottenuto nel 2013, quasi volesse nel contempo provare il suo stato di forma in vista dell’Ironman dell’indomani. Gara che ha poi praticamente dominato concludendo in 9h13’30”, davanti ad altre formidabili atlete svizzere: 2ª Natascha Badmann in 9h28’37”, 6ª Céline Schärer in 9h35’24”, 11ª Regula Rohrbach in 9h54’49”, 12ª Monique Grossrieder 9h56’47” e 13esima Barbara Schwarz in 9h58’51”. In campo maschile sul gradino più alto del podio è salito il tedesco Boris Stein, vincitore in 8h33’02” – 58’49” nel nuoto (pari a una media di 100 m in 1’30”), 4h35’55” in bicicletta (39,14 km/h) e 2h53’49” nella corsa (4’05” al km). Stein ha vinto di misura sullo slovacco David Plese (8h34’13”); 5° lo svizzero Jan van Berkel in 8h46’33”, che prima della maratona occupava il secondo posto. Fra gli Age Group sono ben 16 i triatleti svizzeri che hanno centrato il podio: Friedrich, Welti, Jeanneret-Gris, Jauner, Grandchamp, Monego, Mallepell fra gli uomini, Paganini, Fröhlich, Fontana, Suneir, Schwarz, Gadient, Cavallasca, Wickihalter, Murer fra le donne. I campionati mondiali si svolgeranno l’11 ottobre 2015 a Kona. Sulla distanza “Europea” del 5150 ottimo il bottino dei ticinesi, con le vittorie nelle rispettive categorie di Luca Botti (A-Club, Akm 15), Ivan Minini (Tri Team Ticino, Akm 20), Nicolas Beyeler (A-Club Akm 35) e Bruno Invernizzi (Tri Team Ticino Akm 40, migliore della delegazione rossoblù con il suo 11esimo rango assoluto nel tempo di 1h57’55”). La gara maschile è stata vinta dal brasiliano Reinaldo Colucci in 1h47’23” davanti agli svizzeri Ruedi Wild (1h47’46”) e Sven Riederer (1h48’06”). Fra i giovanissimi, diversi podi nelle rispettive categorie, tutti “targati” Team triathlon Capriasca: 1° Tristan Knupfer, 2ª Nicole Buri, 3° Sebastian Knupfer.
Di Bruno Invernizzi la migliore prestazione d’assieme della delegazione rossoblùTratto da LaRegione, 31.07.14